“Fratelli, quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. [...] Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata, invece, si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito”.

1Cor 7,25.34

“Rivolgiamo ora la parola alle vergini ... esse sono il fiore sbocciato sull’albero della Chiesa, sono gemme e gioielli di grazia, letizia di vita, oggetto di lode e di onore, dono integro ed inalterato di Dio, riflesso della santità del Signore, porzione eletta del gregge di Cristo. La madre Chiesa sente vivissima gioia per esse ed in esse manifesta la sua spirituale fecondità. Quanto più grande è la fioritura della verginità tanto maggiore è la letizia della madre. [...] Si sono consacrate a Cristo rinunciando alle soddisfazioni del matrimonio. Si sono votate completamente a Dio per essere sante nella mente e nel corpo. Dio conceda loro di portare a compimento l’opera intrapresa in modo da ottenere il grande premio loro promesso. Non pensino ad ornarsi di gioielli o di tornar gradite agli uomini, ma di piacere solo al Signore che saprà premiare degnamente la loro verginità. Custodite, o vergini, custodite ciò che siete. Custodite quello che sarete. Vi attende una magnifica corona. Il vostro coraggio avrà la meritata ricompensa. Alla vostra castità sarà riservato un dono eccelso. Voi avete già incominciato ad essere quello che noi saremo. Voi avete già in questo mondo la gloria della Resurrezione. Camminate attraverso il mondo senza contagiarvi di esso”.

San Cipriano, Sul contegno delle vergini

“Sono davvero nobili, o figlia, le nozze a cui aspirasti”.

S. Ambrogio, Sulle vergini: omelia di Papa Liberio a Marcellina

“Consacra a Gesù le primizie delle tue veglie, offrigli le primizie delle tue azioni della giornata...con indefessa ed accorta prontezza di spirito esplora se le tue azioni siano pervase da fragranza spirituale. Le tue buone opere esaleranno la grazia della vera fede... gusterai dunque, o vergine, nell’intimo del tuo cuore le più care delizie, sarai dolce e soave a te stessa... Tale Gesù ti volle, tale ti elesse. Egli, che promise di venire nel tuo cuore, non verrà meno alla Sua promessa: entrerà purché tu gli tenga aperta la porta. Abbraccia, dunque, Colui che cercasti; avvicinati a Lui e sarai circondata di luce; trattienilo, pregalo che non se ne vada via troppo presto... La tua anima corra alla Sua chiamata, e segua la Sua voce, perché velocemente Egli passa”.

S. Ambrogio, Della verginità

“Le vergini consacrate sono costituite come persone sacre con un particolare accento sulla sponsalità mistica con il Signore, pubblica manifestazione dell’unione di Cristo con la Chiesa. Il Rito della consacrazione delle vergini esprime chiaramente il senso della loro vocazione alla luce della tradizione e nelle peculiari circostanze del nostro tempo. Il loro carisma implica una totale donazione a Cristo; in essa, secondo i diversi stili di vita individuale o associata e i peculiari servizi ecclesiali, sono impliciti i consigli evangelici. La partecipazione delle vergini consacrate alla preghiera della Chiesa, l’identità della loro fisionomia spirituale le rendono particolarmente adatte a svolgere un servizio ecclesiale. La Chiesa assume la loro vocazione e consacrazione e conta sulla loro missione, cura un’adeguata formazione. Sono chiamate, per vocazione e secondo la loro preparazione, a lavorare nelle istituzioni ecclesiali, a collaborare nel campo della cultura e della società, partecipi della missione della Chiesa nella testimonianza e diffusione del Vangelo. Il loro modello è Maria, Madre di Gesù, nella sua consacrazione verginale, nella sua maternità spirituale e dedicazione al servizio del Signore e della Chiesa”.

Sinodo dei Vescovi sulla vita consacrata (1994)

“Gesù Cristo lasciò un dono tra i più eccelsi, quello della sacra verginità, come eredità alla Sua Sposa. Avvenne così che fin dal tempo degli Apostoli alcune vergini consacrassero a Dio la propria castità, ornando ed arricchendo di mirabile fecondità il mistico Corpo di Cristo”.

Decreto della Sacra Congregazione per il Culto Divino

“É motivo di gioia e di speranza vedere che torna oggi a fiorire l’antico Ordine delle Vergini, testimoniato nelle comunità cristiane fin dai tempi apostolici”.

Giovanni Paolo II, Vita consecrata

“Ricambiate l’amore infinito di Cristo con il vostro amore totale ed esclusivo. Amatelo, come egli desidera di essere amato, nella concretezza della vita: «Se mi amate osserverete i miei comandamenti» (Gv 14,15). Amatelo come si conviene alla vostra condizione sponsale: assumendo i suoi stessi sentimenti; condividendo il suo stile di vita, fatto di umiltà e mansuetudine, di amore e di misericordia, di servizio e di lieta disponibilità, di infaticabile zelo per la gloria del Padre e la salvezza del genere umano. Lo stato di verginità consacrata rende più spontanea la lode a Cristo, più agevole l’ascolto della sua Parola, più lieto il servizio a Lui, più frequenti le occasioni di offrirgli l’ossequio del vostro amore. Ma la verginità consacrata non è un privilegio, bensì un dono di Dio, che implica un forte impegno nella sequela e nel discepolato”.

Giovanni Paolo II, Cristo è la ragione della vostra vita: ricambiate il suo amore infinito con il vostro amore totale ed esclusivo

“Nella verginità liberamente scelta la donna conferma se stessa come persona, ossia come essere che il Creatore sin dall’inizio ha voluto per se stesso, e contemporaneamente realizza il valore personale della propria femminilità, diventando un dono sincero per Dio che si è rivelato in Cristo, un dono per Cristo redentore dell’uomo e sposo delle anime: un dono sponsale. [...] La verginità non si restringe al solo “no”, ma contiene un profondo “sì” nell’ordine sponsale: il donarsi per amore in modo totale ed indiviso”.

Giovanni Paolo II, Mulieris dignitatem

“La vergine consacrata non si identifica con un’operatrice pastorale e nemmeno con una religiosa di vita apostolica; il suo impegno può essere concepito in forme molto svariate, nella molteplicità dell’esistenza quotidiana (per esempio anche un servizio laicale di tipo professionale può essere inteso come servizio alla Chiesa). La vergine consacrata ha come primo impegno di tendere alla santità del carisma di vita evangelico, in povertà, castità, obbedienza, preghiera, contemplazione, carità. Naturalmente, la carità comprende anche un servizio ai poveri, ai bisogni delle realtà locali. Nel senso più alto, l’unico servizio è quello a Cristo Signore, per il quale ci si immola e col quale ci si offre; il servizio è lode, contemplazione, offerta, dedizione, imitazione, identificazione”.

Carlo Maria Martini, Cammini esigenti di santità

“Mi aspetto che coltiviate il senso dell’appartenenza alla Chiesa, dell’amore alla Chiesa, avvertendo la responsabilità di dare esempio alla comunità diocesana col vivere la sapienza della croce, lo spirito delle beatitudini; che preghiate in nome della Chiesa intercedendo per le intenzioni del vescovo e del Papa; che camminiate in sintonia con i piani pastorali della diocesi, partecipando con scioltezza alla vita delle parrocchie; che possiate mostrare là dove vivete e lavorate quella unità di vita che nasce dall’amore a Cristo ed è più forte di ogni frammentazione e di ogni dispersione. Mi aspetto che l’amore totale ed esclusivo per Gesù allarghi gli spazi del vostro cuore all’amore per tutte le creature, per tutti gli uomini e le donne della terra; che viviate l’etica dell’amore condividendo le sofferenze e le speranze della gente. Mi aspetto infine che amiate molto la Madonna, che la prendiate a modello, come Ambrogio chiedeva alle vergini consacrate del suo tempo”.

Carlo Maria Martini, Una luminosa testimonianza di sapienza evangelica