Il Concilio Vaticano II, momento di profondo rinnovamento della Chiesa ed allo stesso tempo di forte recupero dei valori evangelici, creò le condizioni adatte per il ripristino del rito di consacrazione e quindi per la rinascita di quella forma di vita consacrata di cui il primitivo carisma della verginità è il germe (Sacrosanctum Concilium, n. 80).
Il 31 maggio 1970 la Sacra Congregazione per il Culto Divino ha promulgato il nuovo Rito, operando una felice revisione degli antichi testi, che venne approvato da Papa Paolo VI ed inserito nel Pontificale Romano. La Chiesa, ammettendo nuovamente alla consecratio, oltre alle monache, anche le vergini che vivono nel mondo, ha mostrato grande fiducia e speranza nel ruolo della donna.
“È motivo di gioia e di speranza - ha detto Papa Giovanni Paolo II nel suo Discorso per il Primo Convegno Internazionale dell’Ordo Virginum - vedere che torna a rifiorire l’antico Ordine delle Vergini, testimoniato nelle comunità cristiane fin dai tempi apostolici”.