Già alla fine del IV secolo, accanto alla verginità consacrata vissuta in un cammino personale, iniziarono ad affiorare comunità femminili con strutture e regole e, con il passare dei secoli, la vita monastica cenobitica o claustrale divenne il luogo esclusivo per condurre un’esistenza dedicata a Dio, comportando la progressiva scomparsa delle vergini consacrate che restavano nel contesto della comunità locale.
La preghiera consacratoria delle vergini, che si attribuisce a Papa Leone Magno, continuò ad essere adoperata in occasione della professione dei voti solenni da parte delle monache appartenenti ad alcuni Ordini di stretta clausura, ma cadde comunque in disuso a partire dal XV secolo.