Eh sì, possiamo proprio dire che “è cominciato col botto”, ci si lasci passare il termine, il “Tour” per il nostro XXV che ci vedrà raggiungere “i quattro angoli della Terra” della nostra comunità diocesana. Il 16 febbraio siamo stati ospiti della Parrocchia dei “Santi Giuseppe e Vito” a Bivio Pratole.
Il Parroco Don Julian Rumbold, nel saluto iniziale, ha fatto riferimento al nostro Anniversario e ci ha definito “un polmone” per la nostra Diocesi.
Anche il Vescovo S.E. Mons. Andrea Bellandi, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, ha menzionato il nostro Anniversario e ci ha esortato a farci illuminare dalla Luce che è Cristo, che si riverbera nella nostra vita come la giornata splendida di stamane.
Allontanandosi di qualche metro dalla strada principale che attraversa Baronissi, poco prima del Municipio, si apre Piazza Mons. Fortunato Maria Farina che merita una menzione speciale perché, nato a Baronissi nel 1881, nonostante i suoi ripetuti dinieghi venne ordinato Vescovo di Troia e di Foggia, dove morì nel 1954 lasciando fama di santità.
È su questa Piazza che si eleva la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, scelta quest’anno come sede della Festa Diocesana della Vita Consacrata, celebrata la sera del 1° febbraio. Oltre alla facciata a sette archi, quello che cattura l’occhio del pellegrino è la Via Crucis, datata 2001 e realizzata con colori brillanti e vivaci. Il primo momento di preghiera è stato dedicato all’Adorazione tratta dalla Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco a tutti i consacrati nell’Anno della Vita Consacrata.
All’inizio della Santa Messa, Padre Guido Malandrino, Delegato Episcopale per la Vita Consacrata, nel suo indirizzo di saluto e di ringraziamento, ha sottolineato come la festa in corso fosse l’icona emblematica della vita donata a Dio e ai fratelli. “L’immagine più bella del cristiano è una donna incinta, gravida di luce e di speranza e anche noi vogliamo essere portatori di luce e di speranza per Dio che viene ancora incontro al Suo popolo. Il mondo ha bisogno di questa testimonianza fedele e gioiosa”. A lui ha fatto eco Mons. Andrea Bellandi: “Preghiamo perché il segno dell’Amore possa risplendere con pienezza di significato ed entusiasmo nella Chiesa”.
Leggi tutto: Solo chi è proteso a riconoscerLo, può accogliere il Signore!