Eccomi Signore! Con grande gioia ho pronunciato: “mi hai chiamata, Eccomi Signore!”. Un giorno tanto atteso e desiderato. La gioia nel cuore è immensa e l’emozione che ho provato è stata inspiegabile. Con le parole del canto iniziale “Eccomi”, insieme al Vescovo, sacerdoti, diaconi, ministranti e le sorelle consacrate ci siamo avviati in processione per iniziare la celebrazione Eucaristica.
Con gli occhi fissi verso l’altare mi sono abbandonata nella celebrazione liberandomi da ogni pensiero e preoccupazione, vivendo in ogni momento la presenza del Signore. Tanta emozione e piena consapevolezza in quel “Si, lo voglio” di donare tutta me stessa al Signore, pronta a lasciarmi guidare, plasmare ancora secondo la Sua volontà. Le parole dell’omelia del Vescovo mi hanno fatto riflettere molto sull’importanza del servizio nella carità che da anni offro in modo particolare verso i fratelli ristretti e di come questo servizio ha portato frutti nella mia vita personale e spirituale.
Cosa dire? La gioia è immensa … da oggi inizia una nuova pagina della mia vita su cui scrivere le parole, i gesti che il Signore ha pensato per me, pronta a servirlo e testimoniarlo, portando frutti nella Sua vigna. Un ringraziamento speciale al Signore per il grande dono della chiamata ricevuto e a Maria, affinché mi protegga sempre e sia per me modello di vita. Infine ringrazio tutti coloro che in questi anni mi hanno accompagnata, guidata, sostenuta e prego perché il Signore li benedica sempre.
Oriana
… sì! Dopo tantissimo tempo nel quale ci siamo incontrate online per la pandemia, che purtroppo ci accompagna già da due anni e ci ha tolto la bellezza dell’incontraci in presenza, il 5 marzo il nostro incontro si è svolto in presenza.
In unione anche con il mio parroco, don Enrico Franchetti, abbiamo accolto il nostro Arcivescovo.
Dopo un breve scambio di saluti don Enrico ci ha lasciati e, guidate dal nostro Arcivescovo mons. Bellandi, abbiamo celebrato un'adorazione eucaristica con una breve meditazione.
Mons. Bellandi ci ha proposto dei punti di riflessione sul periodo quaresimale: oltre ai tantissimi spunti che ha condiviso con noi sulla via del Calvario, ci ha detto che: in Gesù Crocifisso sono rappresentate tutte le croci di oggi … il peccato è una realtà che incide nel cuore dell’uomo, della società etc.. Chi porta la croce subisce le violenze demoniache: guerre, rifiuti, indifferenze. Nella salita al Calvario ci sono persone che condividono la croce (Cireneo, Veronica, Maria); anche oggi ci sono persone capaci di compatire e di amare, persone che si muovono per fare del bene. Noi dobbiamo vedere questo bene. Quest’uomo che sale al Calvario è il Figlio di Dio perciò sappiamo che il male non ha l’ultima parola. La storia è redenta da Dio; la morte è stata vinta. Fare nostro l’annuncio della Pasqua … avere più fede. La nostra offerta, la nostra preghiera gradita a Dio apre a un altro Regno.
Preghiera, digiuno, elemosina nella verità e non nell’apparenza e ha richiamato l’omelia di Papa Francesco della messa delle Ceneri … Per avere la vera ricompensa da Dio, Padre Nostro e non dagli uomini.
Pregare perché sia un tempo favorevole … affidiamoci alla misericordia di Dio.
Chiediamo al Signore il suo intervento per la pace.
Finita l'Adorazione abbiamo salutato l'Arcivescovo con un "arrivederci a presto" e condiviso un momento di fraternità.